Hanno Ammazzato John Lennon #1
John Lennon, molto prima dell'invenzione di internet, aveva milioni di follower e moltissimi hater. Uno di questi, l'8 dicembre 1980, gli ha sparato nella schiena
N. 1/2021
A working class hero is something to be
If you want to be a hero, well, just follow me
John Lennon, molto prima dell'invenzione di internet, aveva milioni di follower e moltissimi hater. Uno di questi, l'8 dicembre 1980, gli ha sparato nella schiena.
Questa è la prima puntata di una serie di podcast che ho fatto su alcuni omicidi che hanno cambiato il corso dei fatti. Questa puntata è dedicata a John Lennon, fondatore ed ex componente dei Beatles che è stato ucciso a New York l’8 dicembre 1980.
Si può ascoltare direttamente da qui, su Spotify.
Si può ascoltare anche su questo link su Spreaker, oppure cliccando sull’immagine della cassetta. Si trova anche sulle altre piattaforme come Amazon Music e iTunes
Ho scelto di raccontarla perché credo che sia una storia molto interessante, intanto perché John Lennon è stato un grandissimo musicista, sia come componente dei Beatles, sia quando si è messo in proprio. Poi perché la sua, e soprattutto quella del suo omicidio, è una storia molto contemporanea che ci aiuta a capire la pericolosità del linguaggio d’odio, che sui social sta conoscendo il suo periodo di massima espansione.
Questa foto è stata scattata da un fotografo amatoriale davanti al Dakota Building, qualche ora prima dell’omicidio, ed è l’unica foto che ritrae insieme John Lennon con il suo assassino Mark David Chapman. La storia di questo incontro, che racconto nel podcast, è molto significativa e le espressioni dei due protagonisti raccontano meglio di tante parole il clima che ha portato all’omicidio. La foto ritrae una celebrità mondiale all’apice della propria carriera, un uomo realizzato dalla propria vita e impegnato nella società. A pochi centimetri da lui una persona che da mesi aveva deciso di compiere il gesto che ha compiuto e stava cercando il modo e il momento per farlo.
Questo invece è il Dakota Building, uno degli edifici più iconici dell’Upper West Side di Manhattan, dove John Lennon abitava con la moglie Yoko Ono e il figlio Sean, che all’epoca aveva cinque anni. E’ qui, nel portone d’ingresso che si vede nella parte bassa della foto, che avviene l’omicidio.
In questa puntata ho citato numerose canzoni. Sarebbe stato molto bello inserirle come colonna sonora, ma purtroppo il podcast è uno strumento ancora troppo nuovo, che non ha una regolamentazione chiara sull’utilizzo di musica coperta da diritto d’autore e che, in estrema sintesi, non si può usare.
Per questo ho fatto una playlist con alcune canzoni, comprese tutte quelle che ho citato nell’episodio. La metto qui, considerando anche che la maggioranza degli ascoltatori dei podcast e una buona parte degli iscritti a questa newsletter, quando è morto John Lennon erano ancora lontani dall’essere nati.
Si può ascoltare qui.
Mi farebbe molto piacere sapere le vostre opinioni su quello che avete ascoltato: potete farlo rispondendo direttamente a questa mail, oppure attraverso i miei social. Nel frattempo, se vi va, potete spargere la voce inoltrando questa mail a chi, fra i vostri contatti, pensate possa essere interessatə.
Ci sentiamo lunedì prossimo con la seconda puntata di questa serie, dove parlerò di un altro omicidio. Siamo più o meno nello stesso periodo, ma stavolta siamo in Italia. E’ una storia che forse è meno conosciuta di altre, ma che secondo me è importante raccontare ancora una volta perché, anche in questo caso, s’intreccia in maniera molto stretta con l’attualità del nostro paese.